“Là dove finisce la mia mano….sembra per forza debba iniziare una macchina fotografica…."

La mia passione per la fotografia è nata da piccolo grazie a mia nonna e a sua sorella, alpiniste e fotografe di passione.Infatti, appena possibile mi appropriavo della loro reflex e fotografavo. Erano i tempi delle carta e delle diapositive.
Poi la curiosità per la natura e la montagna mi ha portato a studiare scienze della terra al Politecnico Federale di Zurigo e a fare il ricercatore in sismologia.
Nato e cresciuto svizzero, dopo il dottorato a Zurigo sono fuggito dall’ordine preciso degli orologi svizzeri per immergermi nella dinamica entropia romana. Qui a Roma ho trasformato la fotografia da piacere a bellissima professione, in cui il confine tra lavoro e passione non esiste più; il fascino per la natura e la curiosità per le persone sono il motore della mia fotografia.

Oggi con le moderne reflex digitali è possibile ottenere immagini spettacolari, ma la foto su pellicola è bella quanto la musica suonata da un giradischi. Per questo uso anche una vecchia macchina fotografica a soffietto appartenuta al mio bisnonno, una Kamera Werkstatten Patent Etui 9x12 cm, una delle prime ad essere pensata leggera e trasportabile adatta alla fotografia di montagna.